Obiettivo di Apple è competere nell’Arena dell’IA On-Device con la prossima serie di iPhone

Apple si sta preparando per compiere un significativo salto nel campo dell’Intelligenza Artificiale (AI) con la sua emergente tecnologia On-Device AI per smartphone, pronta a sfidare la posizione di spicco di Samsung sul mercato. I report prevedono una competizione testa a testa poiché Apple ha intenzione di rivelare una serie di capacità di AI alla Worldwide Developers Conference (WWDC) nel giugno 2024.

Al Mobile World Congress (MWC) 2024, che si è tenuto lo scorso febbraio, Samsung aveva già mostrato la propria abilità con una dedicata Galaxy Experience Zone in Plaza Catalunya, Barcellona. Tuttavia, gli sforzi di Apple per spingersi in avanti includono il previsto lancio della serie iPhone 16 con funzionalità integrate di On-Device AI entro la fine dell’anno.

Le speculazioni provenienti dagli addetti ai lavori suggeriscono che la maggior parte delle funzionalità di AI di Apple funzionerà direttamente sui dispositivi, offrendo una maggiore velocità di elaborazione e sicurezza migliorata grazie alla non dipendenza dal cloud. Recenti report da Bloomberg suggeriscono che Apple promuoverà la privacy e la velocità come principali vantaggi delle loro funzionalità di AI, sfruttando i Large Language Models (LLM) sviluppati internamente.

Nel tentativo di rafforzare la sua capacità di AI, Apple ha attivamente acquisito startup specializzate nella tecnologia di sviluppo On-Device AI. Lo scorso dicembre, il gigante tecnologico ha acquisito una startup francese, Datascalab, specializzata in algoritmi di deep learning a basso consumo e ad alta efficienza e nell’elaborazione di AI su dispositivi. All’inizio di quest’anno, Apple ha anche acquistato DarwinAI, una startup canadese nota per ottimizzare i sistemi AI in modo più compatto ed efficiente.

Con la seconda metà dell’anno che si preannuncia come il duello dei titani della tecnologia, gli osservatori del settore sono curiosi di scoprire quali caratteristiche uniche Apple svelerà, forse evolvendo persino il suo assistente vocale ‘Siri’ incorporando AI generativa per prestazioni migliorate. Tuttavia, la ricerca di operazioni di AI dinamiche potrebbe richiedere l’uso di cloud computing. C’è anche speculazione sulle negoziazioni di Apple con giganti come Google e OpenAI per l’integrazione di AI generativa, potenzialmente indicando un passaggio verso l’operatività basata sul cloud, sebbene l’esito di questi colloqui non sia ancora stato divulgato.

Domande Chiave e Risposte:

Q: Cos’è l’On-Device AI?
A: L’On-Device AI si riferisce all’elaborazione dei compiti di AI direttamente su un dispositivo (come uno smartphone) anziché trasferire il calcolo a server basati sul cloud. Questo approccio consente tempi di elaborazione più veloci, migliorata privacy e una minore dipendenza dalla connettività Internet.

Q: Perché Apple si sta concentrando sull’On-Device AI?
A: Apple sta dando priorità all’On-Device AI per fornire agli utenti funzionalità di AI più veloci e sicure. Elaborando localmente i dati, Apple può migliorare la privacy dell’utente, un simbolo distintivo del suo brand, riducendo il trasferimento di dati da e verso il cloud, che potrebbe essere vulnerabile ad intercettazioni o hackeraggi.

Q: Quali sfide si trova ad affrontare Apple nel settore dell’On-Device AI?
A: Una sfida significativa per Apple è rappresentata dalla limitazione della potenza di elaborazione e dall’efficienza energetica dei dispositivi rispetto ai sistemi basati sul cloud. Migliorare le prestazioni di AI sui dispositivi senza compromettere la durata della batteria e mantenere la potenza di elaborazione necessaria è fondamentale.

Sfide e Controversie Chiave:

Una delle principali sfide associate all’On-Device AI è rappresentata dal raggiungimento delle prestazioni di calcolo necessarie all’interno dei vincoli di potenza e termici dei dispositivi mobili. L’acquisizione di startup come Datascalab da parte di Apple sembra essere mirata ad affrontare queste sfide tecniche migliorando l’efficienza dell’elaborazione di AI sul dispositivo.

Un’altra sfida è lo sviluppo di modelli di AI sufficientemente piccoli ed efficienti da eseguire su dispositivi mobili, ma sufficientemente robusti da fornire risultati accurati e utili. L’acquisto di DarwinAI da parte di Apple suggerisce un interesse nel “ridurre le dimensioni” dei modelli di AI senza perdere capacità di prestazioni.

Le controversie intorno all’On-Device AI ruotano spesso attorno a preoccupazioni per la privacy. Anche se l’On-Device AI può migliorare la sicurezza conservando i dati sul dispositivo, ci sono comunque potenziali vulnerabilità da affrontare, come garantire che i dati grezzi utilizzati per l’apprendimento automatico non diventino accessibili a parti non autorizzate.

Vantaggi e Svantaggi:

Vantaggi:
Privacy Migliorata: L’On-Device AI mantiene l’elaborazione dei dati sul dispositivo, il che è più sicuro rispetto alla trasmissione al cloud.
Elaborazione più Veloce: Il calcolo locale elimina la latenza coinvolta nell’elaborazione cloud.
Disponibilità: L’On-Device AI può funzionare senza connettività Internet, consentendo alle funzionalità di AI di essere disponibili in ogni momento.

Svantaggi:
Limitazioni delle Risorse: L’elaborazione on-device potrebbe essere limitata dalle capacità hardware del dispositivo, influenzando la complessità e l’efficacia dei compiti di AI.
Durata della Batteria: Elaborazioni di AI avanzate potrebbero influenzare la durata della batteria se non gestite in modo efficiente.
Sfida dello Sviluppo: È più difficile sviluppare modelli di AI sofisticati che siano sufficientemente efficienti per l’elaborazione on-device senza avere accesso alle risorse apparentemente illimitate del cloud computing.

Per ulteriori informazioni sugli sviluppi e gli annunci di Apple, è possibile visitare il loro sito ufficiale su Apple.

Considerando il panorama competitivo, sarà intrigante vedere come si sviluppano le iniziative di AI di Apple alla WWDC 2024 e se riusciranno a superare o almeno a eguagliare i rivali nell’offrire avanzate capacità di AI integrate nei loro dispositivi.

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