Poiché il mondo si trova di fronte a un’invecchiamento della popolazione e a carenze di manodopera, aumenta la domanda di soluzioni efficienti ed economiche, portando a un significativo interesse per la terza generazione di robot per la pulizia professionale. Questi dispositivi autonomi vengono sviluppati per integrare le capacità dell’Internet delle cose (IoT), nonché tecniche di intelligenza artificiale e di apprendimento profondo per navigare e prendere decisioni in modo indipendente. Sono programmati per identificare e pulire eventuali fuoriuscite o detriti senza supervisione umana.
Gli analisti di mercato prevedono che il mercato globale per questi innovativi robot per la pulizia registri un tasso di crescita annuale di circa il 20% dal 2023 al 2030. Si prevede che questa crescita raggiungerà un valore di mercato di circa 20,97 miliardi di dollari entro il 2030, con la regione Asia-Pacifico, inclusa la Thailandia, che rappresenterà circa il 30% della quota di mercato.
Date le elevate spese per ricerca e sviluppo, questi robot per la pulizia specializzati presentano un costo elevato, rendendoli spesso non accessibili per molte aziende. Questa realtà di mercato ha dato origine al modello di business “Robot as a Service” (RaaS), che consente ai clienti di noleggiare questi robot di alto livello con un canone mensile o annuale. L’adozione di questo modello ha comportato un aumento sostanziale dell’uso dei robot per la pulizia negli ultimi anni.
In previsione di questo avanzamento robotico, c’è un’importante necessità di adeguare il quadro giuridico per accogliere sistemi completamente automatizzati, non solo nell’industria automobilistica ma anche oltre. Ad esempio, la Cina ha permesso a certe tecnologie robotiche, inizialmente sviluppate per le auto autonome, di essere adattate per robot da pulizia in grado di operare su strade pubbliche e aree.
È imperativo che i governi promulghino una legislazione lungimirante che favorisca la crescita della robotica commerciale, stimolando così un’innovazione continua e attirando consistenti investimenti stranieri. Leggi stagnanti altrimenti potrebbero ostacolare la competitività di un paese a lungo termine.