La mela si unisce alla rivoluzione dell’AI con l’IA personale sugli iPhone

Il gigante tecnologico Apple ha recentemente annunciato l’integrazione dell’intelligenza artificiale generativa (AI) nei suoi iPhone, segnando un chiaro cambiamento verso prodotti focalizzati sull’AI nell’industria IT statunitense. Con una strategia incentrata sull'”AI personale”, Apple si differenzia dai rivali come Microsoft e Google, che sono in competizione per migliorare l’AI conversazionale.

Durante un recente evento, il CEO di Apple Tim Cook ha sottolineato l’impatto trasformativo che la loro intelligenza Apple proprietaria avrà nel rendere i prodotti già essenziali ancora più integrali nella vita quotidiana. Anche se in passato erano cauti nell’implementare l’AI generativa a causa delle preoccupazioni sulla privacy e l’affidabilità delle informazioni, il calo dei prezzi delle azioni ha spinto Apple a una svolta strategica.

Nel frattempo, i concorrenti di Apple stanno attivamente incorporando l’AI generativa come componente fondamentale dei loro servizi. Google ha annunciato alla sua conferenza per sviluppatori a maggio un’espansione del suo sistema AI “Gemini” nei servizi di ricerca, mentre Microsoft sta integrando il proprio investimento nella “Copilot” di OpenAI con Windows OS e suite di software per la produttività. Inoltre, Meta utilizza l’AI nei suoi servizi di social networking come Facebook e Amazon offre una vasta gamma di soluzioni di AI generativa ai suoi clienti Amazon Web Services (AWS).

Nonostante l’AI generativa stia diventando più comune, c’è una crescente preoccupazione per la sua sicurezza. Le affermazioni che le AI generative diffondano disinformazione e la riluttanza delle aziende AI a sottostare a una rigorosa supervisione hanno intensificato la richiesta di regolamenti più rigorosi. Il magnate degli affari Elon Musk ha anche espresso la sua disapprovazione della collaborazione di Apple con ChatGPT a causa della presunta mancanza di misure di sicurezza adeguate, arrivando addirittura a proibire i prodotti Apple nelle sue aziende dopo l’annuncio.

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