Funzionari egiziani stanno discutendo dell’integrazione dei valori nello sviluppo e nell’implementazione dell’intelligenza artificiale (AI), sottolineando i potenziali rischi che l’AI pone per i costumi sociali. Un organo parlamentare, presieduto dall’onorevole Hossam Al Kholy, ha enfatizzato l’imperativo di preservare i valori negli algoritmi che governano l’AI. Il loro obiettivo è impedire che le future generazioni vengano alimentate da informazioni errate che potrebbero distorcere la loro percezione delle fondamenta culturali e morali.
I legislatori, tra cui l’onorevole Ahmed Abou Hashima, hanno pertanto esortato alla creazione di applicazioni in lingua araba arricchite con gli investimenti e i valori adeguati, plasmate specificamente per riflettere la posizione dello stato egiziano in vari ambiti correlati all’IA.
Le osservazioni del Presidente del Consiglio Abdel Wahab Abdel Razek sottolineano l’ampia apprensione verso il settore dell’IA in rapida evoluzione, che rende necessario un organo legislativo altamente competente per elaborare e governare regolamenti appropriati. Ha affermato con sicurezza la capacità intellettuale dell’Egitto di gestire e regolare con competenza tali sfide.
Inoltre, secondo il signor Razek, le preoccupazioni scatenate dall’IA non potranno essere attenuate se non attraverso la legislazione internazionale e uno sforzo globale unificato. Conclude sottolineando che questo tema non solleva solo preoccupazioni gravi, ma attualmente rappresenta l’argomento più critico che richiede una risposta collaborativa dai vari comitati del consiglio.
Anche l’onorevole Hany Nemat Alla ha commentato sull’argomento, concentrando l’attenzione maggiormente sul punto di vista legislativo in linea con i quadri globali. Ha osservato che la struttura legale per l’IA delineata dall’Unione Europea potrebbe allinearsi agli standard tecnici dell’Egitto ma potrebbe divergere quando si tratta di considerazioni culturali e basate sui valori.