La tecnologia dell’IA rivoluziona la propaganda dello Stato Islamico

L’intelligenza artificiale si insinua nella propaganda estremista

In seguito a un attacco terroristico avvenuto in un teatro vicino a Mosca a marzo, lo Stato Islamico ha festeggiato la strage di oltre 130 persone attraverso un video pubblicato online. Questo video, della durata di poco più di novanta secondi, ha emulato il formato di precedenti propagande ma con un significativo tocco tecnologico: è stato presentato un giornalista interamente creato utilizzando l’intelligenza artificiale. Con un aspetto fotorealistico e una voce autentica, il giornalista AI ha dettagliato l’attacco, presentandolo non come un atto di terrorismo ma come una conseguenza del conflitto tra lo Stato Islamico e coloro contrari all’Islam.

Il gruppo d’intelligence di SITE ha rivelato che questo video fa parte dell’iniziativa “News Harvest” progettata per diffondere gli atti terroristici a livello globale. Da quando è avvenuto l’attacco in Russia, il programma ha presentato aggiornamenti chiave settimanalmente. L’AI è diventata uno strumento insostituibile per lo Stato Islamico, aiutando non solo nella diffusione di notizie ma anche nella creazione di poster e materiali di propaganda aggiuntivi. Rita Katz, co-fondatrice del gruppo d’intelligence di SITE, ha espresso che l’AI è uno strumento straordinario per la propaganda terroristica efficiente e diffusa.

All’apice, lo Stato Islamico vantava un notevole team audiovisivo, producendo video di alta qualità paragonabili a film hollywoodiani. Ad esempio, l’omicidio del pilota Muath al-Kasasbeh nel febbraio 2015 è stato raffigurato come un annuncio di morte, spingendo Karima Bennoune, autrice sugli aspetti non detti della lotta contro il fondamentalismo islamico, a definire i video come “pornografia di crudo”.

Velocità e furtività: l’AI ridefinisce i contenuti terroristici

L’AI semplifica significativamente il lavoro dei gruppi estremisti, non solo nel diffondere informazioni online velocemente, ma anche nel generare contenuti che rispettino gli standard delle notizie convenzionali, rendendolo estremamente difficile per gli amministratori dei social media distinguere dalla reportistica legittima.

Le discussioni all’interno di gruppi privati di simpatizzanti dello Stato Islamico rivelano il loro riconoscimento dell’AI come uno strumento potente. Un utente ha riflettuto sul potenziale di emulare i media mainstream per una presentazione più coinvolgente anziché tramite la tradizionale lettura di testi e immagini statiche.

Il rapido progresso dell’AI promette una maggiore semplicità per la manipolazione dei media, considerata cruciale come il combattimento sul campo da alcuni sostenitori a causa del suo enorme impatto sulla percezione pubblica.

Steven Stalinsky, direttore esecutivo dell’Istituto di Ricerca sui Media del Medio Oriente, ha chiarito al Washington Post che sebbene la produzione attuale non faccia ufficialmente parte dell’ala mediatica dello Stato Islamico, è probabile un’approvazione della dirigenza più alta. Gli annunci di reclutamento stanno addirittura cercando giovani “media mujahideen” esperti di AI e software di editing di foto e video, affermando che “i media attendono il tuo attacco”.

Anche al-Qaeda ha mostrato interesse per strumenti sofisticati di propaganda, organizzando workshop online sull’AI e fornendo un documento di cinquanta pagine con istruzioni per creare immagini e testi tramite chatbot con intelligenza artificiale.

Controversie sull’utilizzo dell’AI tra i seguaci

Nonostante i chiari benefici, non tutti i seguaci dello Stato Islamico sono d’accordo sull’uso dell’AI. Alcuni lo criticano su varie piattaforme online per violare la legge islamica che vieta la rappresentazione di figure umane. Il creatore di un video della serie “News Harvest” ha ricevuto minacce di punizione nell’aldilà per questa trasgressione. Tuttavia, ha cercato consigli religiosi che hanno portato a una soluzione di compromesso; ha modificato i suoi video sfocando i volti per allinearsi con la dottrina religiosa.

L’uso della tecnologia AI da parte dei gruppi estremisti come lo Stato Islamico (IS) a fini di propaganda ha introdotto nuove dinamiche nel modo in cui la propaganda viene prodotta e distribuita. Ecco alcuni fatti, domande chiave, sfide e controversie associate all’argomento:

Domande chiave:
1. In che modo la tecnologia AI ha cambiato il panorama della propaganda terroristica?
2. Quali sono le implicazioni etiche del contenuto generato dall’AI utilizzato a fini estremisti?
3. Come possono adattarsi gli sforzi contro il terrorismo per affrontare l’uso dell’AI nella propaganda terroristica?
4. Quale ruolo giocano le piattaforme dei social media nel moderare i contenuti estremisti generati dall’AI?

Sfide e controversie chiave:
Una delle sfide principali è la rapida diffusione dei contenuti estremisti. La tecnologia AI ha reso più facile per le organizzazioni terroristiche produrre propaganda a velocità più elevate e con una qualità che può mimare fonti di notizie legittime. Ciò complica gli sforzi delle piattaforme dei social media nell’identificare e rimuovere i contenuti estremisti.

Un’altra controversia riguarda il rispetto della dottrina religiosa all’interno dei gruppi estremisti stessi. L’uso di immagini umane è considerato una violazione della legge islamica da parte di alcuni seguaci, il che ha portato a disaccordi interni e sfide nell’impiego di figure umane generate dall’AI nella propaganda.

Vantaggi:
Per i gruppi estremisti:
– Incremento dell’efficienza nella diffusione di messaggi e ideologie.
– Maggiore capacità di raggiungere un pubblico globale con contenuti convincenti e di alta qualità.
– Possibilità di rimanere anonimi e ridurre il rischio per i membri umani che altrimenti sarebbero apparsi nei video.

Svantaggi:
Per la società e gli sforzi contro il terrorismo:
– La propaganda generata dall’AI può essere difficile da individuare e moderare a causa del suo aspetto realistico.
– C’è il rischio che tali contenuti possano radicalizzare individui ed incoraggiare atti di terrorismo.
– Combattere questa tipologia di propaganda ad alta tecnologia richiede strumenti e strategie sofisticati, aumentando potenzialmente il costo e la complessità delle operazioni contro il terrorismo.

Per coloro interessati a saperne di più sugli impatti dell’AI sulla società nel suo complesso, potrebbero visitare i siti web di istituzioni di ricerca e organizzazioni che si concentrano sull’etica e sulle politiche dell’AI, come:

AI Global
Future of Life Institute

Si noti che questi collegamenti dovrebbero essere considerati come punti di partenza per approfondire la conoscenza sull’AI e sulle sue implicazioni sociali e non sono direttamente correlati all’uso estremista dell’AI come illustrato.

The source of the article is from the blog portaldoriograndense.com

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