Campagna di disinformazione russa impiega intelligenza artificiale per alterare le notizie online

Le tattiche dell’era sovietica si evolvono con la tecnologia nella diffusione delle disinformazioni

Negli anni ’80, l’agenzia di intelligence sovietica, conosciuta come KGB, disponeva di metodi convenzionali per diffondere disinformazioni a livello globale. Tuttavia, i progressi nella tecnologia hanno amplificato le capacità della Russia nel diffondere informazioni fuorvianti in modo più efficiente. Oleg Kalugin, ex generale dei servizi segreti russi, ha osservato che in passato modificavano documenti reali per creare narrazioni false, un compito che ora è diventato molto più semplice con l’avvento della tecnologia.

Nuove strategie di ‘CopyCop’ per influenzare l’opinione pubblica

All’inizio di marzo è iniziata una rete online chiamata “CopyCop”, che ha iniziato a diffondere storie in inglese e francese su vari argomenti controversi. Questa rete è stata scoperta per amplificare le discussioni politiche divisive negli Stati Uniti riguardanti questioni come i risarcimenti per la schiavitù e l’immigrazione. Inoltre, ha diffuso racconti infondati su mercenari polacchi in Ucraina e ha accusato Israele di crimini di guerra.

L’intelligenza artificiale potenzia gli sforzi propagandistici

In una svolta rispetto alla propaganda convenzionale, queste narrazioni sono state tratte da fonti giornalistiche legittime e modificate utilizzando modelli linguistici sofisticati alimentati dall’intelligenza artificiale. Un’indagine condotta dall’azienda di intelligence Recorded Future ha rivelato che più di 90 articoli francesi erano stati modificati con istruzioni esplicite di intelligenza artificiale per introdurre un bias di parte.

Biases politici inseriti negli articoli

Istruzioni specifiche sono state date per riscrivere gli articoli con posizioni conservatrici contro le politiche liberali dell’amministrazione di Macron, a vantaggio della classe lavoratrice francese. Gli aggiornamenti includevano toni satirici nei confronti del governo degli Stati Uniti, della NATO e dei politici americani, ritraendo i repubblicani e Donald Trump in modo favorevole mentre dipingevano in modo negativo i democratici, il presidente Joe Biden, la guerra in Ucraina e le grandi corporation.

L’ampia portata della rete di disinformazione

Entro la fine di marzo 2024, “CopyCop” aveva pubblicato oltre 19.000 articoli su 11 siti web. La rete ha registrato un aumento recente nella produzione di contenuti originali, attirando un notevole pubblico. Una falsa affermazione generata dalla piattaforma sostiene che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky abbia acquistato la proprietà di King Charles a Highgrove, Gloucestershire.

Le campagne di disinformazione, come quella menzionata nell’articolo su “CopyCop”, sfruttano l’intelligenza artificiale per manipolare le informazioni. Queste campagne possono avere impatti significativi sulla sicurezza nazionale, sull’opinione pubblica e sui processi democratici. Ecco alcune domande importanti e le relative risposte, principali sfide o controversie, e vantaggi e svantaggi dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale negli sforzi di disinformazione.

Domande e risposte importanti:
1. Come l’intelligenza artificiale potenzia le campagne di disinformazione?
L’IA è in grado di processare e alterare grandi volumi di contenuti rapidamente, rendendo difficile individuare e contrastare le informazioni manipolate. Ciò incrementa la scala e l’efficacia delle campagne di disinformazione.

2. È possibile individuare la disinformazione generata dall’IA?
Sì, ma è difficile. I metodi di individuazione sono in fase di sviluppo, ma con il miglioramento della tecnologia dell’IA, distinguere i contenuti alterati dai contenuti autentici diventa più complesso.

3. Come può il pubblico difendersi dalla disinformazione alimentata dall’IA?
La competenza mediatica è fondamentale. Il pubblico deve fare affidamento su fonti credibili, verificare le informazioni e essere consapevole dei segnali di contenuti manipolati.

Sfide o controversie principali:
Regolamentazione ed Etica: Regolamentare l’uso dell’IA per prevenire abusi a fini di disinformazione senza soffocare l’innovazione e le libertà individuali è una sfida complessa.
Credibilità: La diffusione della disinformazione erode la fiducia del pubblico nei media e nelle istituzioni.
Risposta internazionale: Le risposte coordinate alle campagne di disinformazione richiedono una collaborazione internazionale, che può essere ostacolata dalle tensioni geopolitiche.

Vantaggi e Svantaggi:

Vantaggi:
– L’IA può essere utilizzata per individuare e contrastare la disinformazione, anche se è un’area in fase di sviluppo.

Svantaggi:
– Le campagne di disinformazione possono distorto il discorso pubblico, influenzare le elezioni e esacerbare le divisioni sociali.
– La rapida diffusione di informazioni false può portare a instabilità politica e minare la fiducia nel governo e nei media.
– Emergono considerazioni etiche riguardo lo sviluppo e l’impiego di IA in grado di distorcere la realtà.

Per ulteriori informazioni sull’argomento, la consultazione di questi domini potrebbe risultare utile:
Recorded Future: Una società di sicurezza informatica che fornisce ricerche su minacce, inclusa la disinformazione.
RAND Corporation: Un’organizzazione di ricerca che pubblica spesso studi su warfare informativo e propaganda.
Federal Bureau of Investigation (FBI): Per il loro punto di vista sulle minacce della disinformazione alla sicurezza nazionale.
Unione europea (UE): Hanno iniziative per contrastare la disinformazione e proteggere i valori e le democrazie dell’UE.

Si prega di notare che questi link sono ai principali domini, tenendo presente che gli URL possono cambiare e pertanto è consigliabile verificarli prima di considerarli fonti affidabili.

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