L’ascesa dell’IA nel contrasto alle frodi artistiche.

In una svolta rivoluzionaria, gli algoritmi di Intelligenza Artificiale (IA) hanno rivelato che 40 opere d’arte elencate in vendita su eBay erano contraffatte. La rivelazione, condivisa da “The Guardian”, include opere falsamente attribuite a Claude Monet e Auguste Renoir, sottolineando la lotta contro la frode artistica.

La dottoressa Carina Popovici, esperta di autenticità artistica, in un’intervista con il quotidiano britannico, ha espresso che le contraffazioni smascherate rappresentano solo la punta dell’iceberg nel mondo dell’arte, con molte altre probabilmente in circolazione. Ha sfruttato la tecnologia all’avanguardia dell’IA per esaminare le immagini delle opere poste sulla piattaforma di vendita, determinando che vi è una probabilità del 95% che questi pezzi siano inautentici.

Un caso degno di nota ha coinvolto una fotografia di un dipinto dal titolo “Foresta con un ruscello”, presumibilmente di Monet, etichettato a un incredibile 599.000 dollari. Il venditore affermava che si trattasse di un originale del 1867 su tela, firmato e datato da Monet. Uno schizzo attribuito a Renoir, con un prezzo di 165.000 dollari, è stato anch’esso smascherato come falso dopo essere stato esaminato dalla tecnologia dell’AI e dai reporter di “The Guardian” intervenuti, con conseguente rimozione dal sito d’asta.

Per il suo conto, eBay ha dichiarato pubblicamente sul proprio sito web di vietare l’asta di articoli contraffatti o copie non autorizzate e aspirare a garantire l’autenticità degli oggetti venduti sulla sua piattaforma. L’azienda ha anche rivelato di utilizzare l’IA, un team interno di investigatori e programmi di protezione per gli acquirenti per individuare le frodi, bloccando la pubblicazione di 88 milioni di inserzioni sospette nel 2022 e rimuovendo 1,3 milioni di articoli dopo la verifica.

La dottoressa Popovici è il capo di Art Recognition, una società svizzera che collabora nell’analisi artistica con l’Università di Liverpool e l’Università di Tilburg nei Paesi Bassi. La loro tecnologia utilizza due tipi di reti neurali per analizzare opere d’arte, inclusi i motivi di pennellata e le tavolozze dei colori, e ha già verificato oltre 500 pezzi provenienti da varie collezioni. Grazie ai loro sforzi, opere significative come “La veduta di Het Steen al mattino presto” di Peter Rubens della National Gallery di Londra sono state confermate autentiche, così come un autoritratto di Vincent van Gogh del 1889, situato al Museo Nazionale di Oslo.

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