TikTok Etichetterà Automaticamente i Contenuti Generati da AI per Migliorare la Trasparenza

TikTok, la popolare piattaforma di social media, ha recentemente ribadito il suo impegno verso la trasparenza degli utenti annunciando un nuovo sistema di etichettatura. I contenuti generati dall’intelligenza artificiale sulla loro piattaforma avranno ora un marchio distintivo per prevenire confusione o inganni tra gli utenti. L’evoluzione dell’autenticità dei contenuti è diventata una questione significativa con l’avvento delle interfacce AI generative, capaci di creare testo, immagini e contenuti video a partire da semplici richieste di linguaggio naturale.

Questa decisione da parte di TikTok, di proprietà dell’azienda cinese ByteDance, mira ad affrontare la crescente preoccupazione per i “deepfake” – tecniche sofisticate che fabbricano registrazioni audio o video che rappresentano eventi mai accaduti. L’iniziativa di TikTok di contrassegnare i contenuti generati dall’IA quando scaricati da fonti specifiche è un passo verso la mitigazione degli effetti ingannevoli che tale tecnologia potrebbe avere.

Anche se non sono stati divulgati ulteriori dettagli, TikTok ha accennato alla sua collaborazione con entità come Google, OpenAI, Adobe e Microsoft, tutti parte della ‘Coalition for Content Provenance and Authenticity’ (C2PA), fondata nel 2021, per promuovere la trasparenza delle fonti e l’autenticità nei media digitali.

Giganti tecnologici come OpenAI, Adobe e Microsoft hanno già adottato marcature automatiche per i contenuti generati dall’IA, con Google che sta introducendo una funzionalità simile. Al contrario, Meta, un altro importante attore nell’IA generativa che non è un membro del C2PA, ha anche rivelato che etichetterà i contenuti identificati come realizzati dall’IA.

TikTok ha annunciato giovedì la sua intenzione di aderire al C2PA e a un’altra iniziativa, la ‘Content Authenticity Initiative’ (CAI) promossa da Adobe. Il Direttore Operativo di TikTok ha comunicato l’importanza della trasparenza per i suoi utenti, mentre il Consigliere Generale di Adobe ha sottolineato la necessità di discernere i contenuti genuini in un’era in cui la modifica digitale è diffusa.

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