Diritti Umani Watchdog Sollecita un’Indagine sul Ruolo dei Giganti della Tecnologia nelle Vittime di Gaza.

L’Euro-Mediterranean Human Rights Monitor ha chiesto un’indagine approfondita a livello locale e internazionale sul coinvolgimento dei principali colossi tecnologici globali nelle morti civili a Gaza dal 7 ottobre. I rapporti indicano che Israele ha utilizzato diversi sistemi tecnologici basati sull’intelligenza artificiale nelle sue azioni contro i palestinesi.

Queste applicazioni, impiegate da Israele, formano una rete in grado di identificare e prendere di mira individui come sospetti legittimi. Tuttavia, la loro dipendenza da informazioni potenzialmente non sempre rilevanti per la posizione o l’individuo specifico solleva preoccupazioni sulla loro accuratezza e sulla sicurezza finale dei civili.

Le applicazioni alimentate da intelligenza artificiale cercano tratti comuni tra la popolazione generale di Gaza e i membri delle fazioni armate. Pertanto, le persone innocenti potrebbero essere erroneamente prese di mira a causa di somiglianze fisiche o persino similitudini nei nomi, mettendo a rischio decine di migliaia di residenti di Gaza di essere ingiustamente sospettati e presi di mira.

Un esempio di tale tecnologia è il sistema “Lavender”, un programma basato sull’IA che ha svolto un ruolo centrale nel bombardamento senza precedenti di Gaza, in particolare nelle fasi iniziali del conflitto attuale. L’applicazione ha contrassegnato fino a 37.000 individui come sospetti militanti, guidando potenzialmente gli attacchi aerei contro di loro e le loro case.

Inoltre, piattaforme di social media come Google e Meta hanno avuto un ruolo incisivo nelle presunte violazioni contro i palestinesi a Gaza. L’Euro-Mediterranean Monitor ha documentato la morte di sei giovani palestinesi presi di mira da un attacco aereo israeliano mentre erano riuniti per accedere ai segnali internet. Uno di loro stava segnalando la situazione nella sua zona tramite un gruppo WhatsApp.

L’integrazione della tecnologia in queste azioni israeliane contro i palestinesi a Gaza ha scatenato accese discussioni sui social media. Gli attivisti per i diritti umani esprimono preoccupazioni per l’uccisione mirata di civili e per la possibile catalogazione di tali azioni come una forma di sterminio di massa. Si auspica un’urgente discussione sull’uso militare dell’intelligenza artificiale e si mette in guardia dall’applicazione incontrollata, simile alle proibizioni sulle armi biologiche. I critici suggeriscono inoltre che Meta potrebbe essere complice di crimini di guerra e di facilitare ciò che essi considerano una forma di genocidio a Gaza.

The source of the article is from the blog reporterosdelsur.com.mx

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