Il Ruolo dell’Intelligenza Artificiale nell’Industria Musicale

L’intelligenza artificiale (AI) ha rivoluzionato svariati settori, e l’industria musicale non fa eccezione. Con l’avvento di ChatGPT di OpenAI nel 2022, l’interesse per la tecnologia AI è cresciuto in modo esponenziale. Molte aziende hanno seguito l’esempio e sviluppato i propri strumenti AI che si basano su vaste quantità di dati creati dagli esseri umani. Tuttavia, questo rapido progresso nell’ambito dell’AI ha suscitato polemiche e sollevato preoccupazioni tra i creatori di contenuti che ritengono che il loro lavoro sia minato.

Un recente sforzo collettivo di più di 200 musicisti, tra cui artisti rinomati come Billie Eilish, Katy Perry, Jonas Brothers e Smokey Robinson, mira ad affrontare direttamente queste preoccupazioni. Promosso dalla nonprofit Artist Rights Alliance, questi musicisti hanno firmato una lettera aperta che esorta gli sviluppatori di AI, le aziende tecnologiche e le piattaforme digitali, a rispettare i diritti degli artisti umani.

I musicisti riconoscono i potenziali benefici dell’AI quando utilizzata in modo responsabile, ma sono preoccupati per il suo eventuale abuso. La lettera aperta evidenzia i rischi specifici associati alla tecnologia AI, come le deepfake, il clonaggio delle voci e l’uso non autorizzato di opere musicali per addestrare modelli di AI. Queste pratiche non solo minano l’integrità creativa degli artisti, ma mettono anche a rischio i loro mezzi di sostentamento, diluendo i pagamenti dei diritti d’autore e svalutando i loro contributi all’ecosistema musicale.

La lettera sottolinea l’impatto dannoso sui musicisti lavoratori, gli artisti e i cantautori che si sforzano di arrivare a fine mese. L’uso non autorizzato del loro lavoro per addestrare modelli di AI può avere conseguenze catastrofiche, sostituendo l’arte umana con “suoni” e “immagini” generati dall’AI. Ciò diluisce i fondi di royalty di cui gli artisti dipendono per una compensazione equa.

Inoltre, gli artisti chiedono un impegno da parte degli sviluppatori di AI e delle piattaforme digitali a non impiegare tecnologie di generazione musicale AI che minano l’arte umana o privano gli artisti di una compensazione equa. Esortano questi portatori di interesse a rispettare e proteggere i diritti creativi degli artisti.

La Artist Rights Alliance va oltre, chiedendo alle aziende di AI di impegnarsi a non sviluppare o distribuire tecnologie, contenuti o strumenti di generazione musicale AI che minino o sostituiscano l’arte umana. Questo rappresenta una forte presa di posizione per garantire che gli artisti vengano appropriatamente riconosciuti e compensati in modo equo.

Domande Frequenti

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