Il Ruolo di Gen AI nella Sicurezza Informatica: Proteggere i Dati e Difendersi dagli Attacchi

In un’epoca in cui gli attacchi informatici sono in aumento e diventano sempre più sofisticati, l’utilizzo della tecnologia di intelligenza artificiale generativa (Gen AI) è emerso come uno strumento potente sia per i criminali informatici che per le compagnie di assicurazione. Tuttavia, i professionisti del settore ed esperti sottolineano che le compagnie di assicurazione possono sfruttare la stessa tecnologia Gen AI per combattere e proteggere i dati dei clienti.

Ben Dulieu, chief information security officer presso Duck Creek Technologies, sottolinea l’obbligo per le compagnie di assicurazione di mantenere al sicuro i dati dei clienti. Egli enfatizza l’importanza dell’implementazione di un framework chiave e della comprensione delle migliori pratiche per garantire in modo efficace i dati. Inoltre, Dulieu osserva che i progressi dell’IA hanno permesso di rilevare gli attacchi informatici identificando anomalie nell’attività.

Sebbene l’uso di Gen AI per gli attacchi informatici non sia ancora “esploso”, secondo John Keddy, un executive di soluzioni di IA per l’assicurazione, egli avverte che le compagnie dovrebbero essere preparate. Keddy sottolinea il potenziale del Gen AI nel creare schemi di difesa informatica e nel riconoscere le email di phishing generate dall’IA come tentativi di phishing.

James Laird, chief operating officer presso Intelligent Voice, sottolinea il ruolo del Gen AI nel prevenire le acquisizioni fraudolente dei conti di titolari di polizze assicurative. Confermando l’identità del proprietario del conto, le compagnie di assicurazione possono contrastare gli attaccanti informatici che cercano di commettere frodi utilizzando informazioni rubate.

Jennifer Wilson, vice presidente senior e leader della pratica informatica cibernetica presso Newfront Insurance, nota l’incremento continuo degli attacchi informatici ransomware e l’uso di IA da parte degli attori minacciosi. Tuttavia, lei evidenzia l’impatto positivo dell’IA nell’assicurazione, in particolare nella modellazione e nella previsione di sinistri.

Lauren Finnis, responsabile delle linee commerciali presso Willis Towers Watson, riconosce che gli attacchi informatici supportati da Gen AI rappresentano nuovi rischi. Tuttavia, suggerisce di applicare un framework standard di gestione del rischio aziendale (ERM) per affrontare queste minacce in evoluzione. Un framework ERM consente alle organizzazioni di identificare le vulnerabilità, valutare le conseguenze e implementare strategie di mitigazione.

Riconoscendo il potenziale di Gen AI, le compagnie di assicurazione possono potenziare i loro sforzi in materia di sicurezza informatica, proteggere i dati dei clienti e combattere efficacemente le minacce informatiche in evoluzione. La collaborazione tra l’IA e la supervisione umana può fornire una difesa formidabile contro i criminali informatici che mirano ad sfruttare le vulnerabilità. Con l’implementazione di framework solidi e migliori pratiche, le compagnie di assicurazione possono mantenere un passo avanti nella battaglia in corso contro gli attacchi informatici.

Sezione FAQ

1. Cos’è Gen AI?
Gen AI si riferisce alla tecnologia di intelligenza artificiale generativa, che viene utilizzata dai criminali informatici e dalle compagnie di assicurazione in vari modi.

2. Come possono le compagnie di assicurazione utilizzare Gen AI per proteggere i dati dei clienti?
Le compagnie di assicurazione possono utilizzare Gen AI per rilevare gli attacchi informatici identificando anomalie nell’attività, creare schemi di difesa informatica, riconoscere le email di phishing generate dall’IA e prevenire le acquisizioni fraudolente dei conti di titolari di polizze assicurative.

3. Perché è importante per le compagnie di assicurazione mantenere al sicuro i dati dei clienti?
Le compagnie di assicurazione hanno l’obbligo di proteggere i dati dei clienti e garantire la sicurezza dei loro sistemi. Salvaguardare i dati dei clienti è cruciale per mantenere la fiducia dei clienti e conformarsi alle normative sulla protezione dei dati.

4. Cos’è un framework ERM?
ERM sta per enterprise risk management. È un framework standard che le organizzazioni possono applicare per identificare le vulnerabilità, valutare le conseguenze e implementare strategie di mitigazione per affrontare le minacce informatiche in evoluzione.

5. Come possono collaborare l’IA e la supervisione umana per combattere le minacce informatiche?
La collaborazione tra la tecnologia AI e la supervisione umana può creare una difesa forte contro i criminali informatici. L’IA può rilevare e analizzare le minacce potenziali, mentre la supervisione umana può fornire ulteriori contesti e prendere decisioni strategiche.

Termini Chiave e Definizioni

– Intelligenza Artificiale Generativa (Gen AI): Si riferisce alla tecnologia avanzata di IA che può generare nuovi dati, immagini o testi, spesso utilizzata da criminali informatici e compagnie di assicurazione.
– Phishing: Un metodo di attacco informatico in cui gli aggressori impersonano un’entità fidata per ingannare le persone a rivelare informazioni sensibili come password o dettagli finanziari.
– Ransomware: Un tipo di software dannoso che crittografa i file di una vittima e chiede un pagamento di riscatto in cambio del ripristino dell’accesso ai file.
– Enterprise Risk Management (ERM): Un framework utilizzato dalle organizzazioni per identificare, valutare e mitigare i rischi in tutta l’azienda, inclusi i rischi informatici.

Links Suggeriti

– Duck Creek Technologies – Sito web ufficiale di Duck Creek Technologies, un’azienda specializzata nella tecnologia assicurativa.
– Intelligent Voice – Sito Web ufficiale di Intelligent Voice, un’azienda che si concentra su soluzioni di linguaggio, audio e compliance.
– Newfront Insurance – Sito Web ufficiale di Newfront Insurance, una società di brokeraggio assicurativo e gestione dei rischi.
– Willis Towers Watson – Sito web ufficiale di Willis Towers Watson, una società leader globale nel consulenza, brokeraggio e soluzioni.

The source of the article is from the blog lisboatv.pt

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