Gli avversari espandono le operazioni informatiche attraverso l’IA: una nuova era di minacce

Microsoft ha recentemente rivelato che paesi come l’Iran e la Corea del Nord, e in misura minore la Russia e la Cina, stanno utilizzando l’intelligenza artificiale generativa (IA) per organizzare operazioni offensive informatiche. Sebbene le tecniche utilizzate non siano particolarmente innovative, è fondamentale esporle data la loro potenziale capacità di violare le reti e manipolare le informazioni. Con l’emergere di modelli di linguaggio di grandi dimensioni, come il ChatGPT di OpenAI, il gioco del gatto e del topo tra le aziende di sicurezza informatica e gli hacker ha intrapreso una nuova fase.

La partnership di Microsoft con OpenAI, accompagnata dai loro sforzi condivisi per individuare e contrastare le minacce guidate dall’IA, getta luce sul panorama in evoluzione della guerra informatica. Il potenziale dell’IA generativa nel migliorare l’ingegneria sociale dannosa è riconosciuto come una chiara minaccia ai processi democratici, specialmente considerando che oltre 50 paesi sono programmati per tenere elezioni quest’anno.

Gli esempi forniti da Microsoft dimostrano i vari modi in cui l’IA è stata impiegata da differenti gruppi avversari. Il gruppo di spionaggio informatico nordcoreano, Kimsuky, ha utilizzato modelli di linguaggio di grandi dimensioni per condurre ricerche su think tank stranieri e generare contenuti per campagne di spear-phishing. La Guardia Rivoluzionaria iraniana ha utilizzato tecniche di intelligenza artificiale per l’ingegneria sociale, la risoluzione dei problemi software e lo sviluppo di email di phishing per ingannare le vittime. L’unità di intelligence militare russa GRU, Fancy Bear, ha esplorato tecnologie satellitari e radar legate a conflitti come la guerra in Ucraina. Inoltre, anche i gruppi di spionaggio informatico cinesi Aquatic Panda e Maverick Panda hanno interagito con l’IA generativa per migliorare le loro operazioni tecniche e raccogliere informazioni su vari argomenti sensibili.

Sebbene OpenAI sostenga che il suo modello di chatbot GPT-4 attualmente offra capacità limitate per compiti dannosi di sicurezza informatica, gli esperti prevedono che questo cambierà nel prossimo futuro. Il potenziale potere dell’IA e dei modelli di lingua di grandi dimensioni come strumenti offensivi ha sollevato preoccupazioni sia tra i professionisti della sicurezza informatica che tra i responsabili delle decisioni politiche. Stabilire la sicurezza e lo sviluppo responsabile delle tecnologie dell’IA è diventato imperativo.

Mentre il mondo si confronta con la crescente importanza dell’IA in vari settori, compresa la sicurezza nazionale, è fondamentale che le nazioni rivedano il loro approccio allo sviluppo dell’IA. Assicurare che l’IA venga costruita con robuste funzionalità di sicurezza deve essere una priorità al fine di mitigare i rischi associati al suo uso malevolo. Alla luce delle sfide significative poste dall’IA, la collaborazione tra aziende tecnologiche, governi e ricercatori diventa ancora più essenziale per costruire un futuro digitale più sicuro.

FAQ

1. Quali paesi utilizzano l’intelligenza artificiale generativa (IA) per operazioni offensive informatiche?
– Microsoft ha rivelato che paesi come l’Iran e la Corea del Nord, e in misura minore la Russia e la Cina, stanno utilizzando l’IA generativa per operazioni offensive informatiche.

2. Perché è fondamentale esporre le tecniche utilizzate nell’IA offensiva?
– Esporre queste tecniche è fondamentale perché hanno il potenziale di violare le reti e manipolare le informazioni, rappresentando una minaccia per i processi democratici.

3. Qual è la relazione tra Microsoft e OpenAI?
– Microsoft ha una partnership con OpenAI e stanno lavorando insieme per individuare e contrastare le minacce guidate dall’IA.

4. Come è stata utilizzata l’IA generativa da parte di gruppi avversari?
– Gli esempi forniti da Microsoft mostrano che i gruppi avversari hanno utilizzato l’IA generativa per attività come la ricerca, la generazione di contenuti per campagne di spear-phishing, l’ingegneria sociale, la risoluzione dei problemi software, lo sviluppo di email di phishing, l’esplorazione di tecnologie militari e la raccolta di informazioni su argomenti sensibili.

5. Il modello di GPT-4 di OpenAI offre capacità per compiti dannosi di sicurezza informatica?
– OpenAI sostiene che il suo modello di chatbot GPT-4 attualmente offra capacità limitate per compiti dannosi di sicurezza informatica, ma gli esperti prevedono che questo potrebbe cambiare in futuro.

Termini chiave e gergo

– Intelligenza artificiale generativa (IA): Si riferisce a sistemi di intelligenza artificiale capaci di creare nuovi contenuti, come testi, immagini o video, basandosi su modelli e esempi appresi dai dati esistenti.

– Operazioni informatiche offensive: Sono attacchi informatici che vengono effettuati con l’intento di violare reti, manipolare informazioni o arrecare danni a un’entità specifica.

– Campagne di spear-phishing: Sono campagne di phishing mirate in cui gli attaccanti personalizzano il loro approccio per ingannare individui o organizzazioni specifiche al fine di ottenere informazioni sensibili o far compiere determinate azioni.

– Ingegneria sociale: È una tecnica utilizzata per manipolare le persone per far rivelare informazioni sensibili o compiere azioni che potrebbero andare contro i loro interessi.

– Compiti dannosi di sicurezza informatica: Sono attività effettuate con l’intento di sfruttare vulnerabilità, violare sistemi di sicurezza o danneggiare reti informatiche o individui.

Suggerimenti di link correlati

– Microsoft
– OpenAI
– Il ruolo dell’IA nella sicurezza informatica

The source of the article is from the blog scimag.news

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