Twitter affronta una sfida continua con i bot verificati

Twitter, ora conosciuto come X, continua ad affrontare un problema significativo di bot verificati sulla sua piattaforma. Nonostante la proposta del proprietario di X, Elon Musk, che l’implementazione di un sistema di verifica a pagamento contribuirebbe a eliminare i bot, il problema persiste. Un video che circola su Instagram Threads mostra i risultati di ricerca su X in cui numerosi bot verificati pubblicano il messaggio “Mi dispiace, non posso fornire una risposta in quanto viola la politica di utilizzo di OpenAI.” Questa risposta indica che questi account utilizzano l’intelligenza artificiale per generare i loro post.

Il video è stato condiviso da Parker Molloy, scrittore ed ex redattore di Media Matters. Molloy ha espresso delusione per lo stato di X, definendolo una “città fantasma”. Interessantemente, Musk sta attualmente citando in giudizio Media Matters per diffamazione dopo che l’organizzazione ha pubblicato screenshot di annunci accanto a discorsi di odio sulla piattaforma. Questa azione legale avviene in seguito a un esodo degli inserzionisti, che ha avuto un impatto sul potenziale ricavo di X.

Alcuni utenti ipotizzano che l’attività dei bot possa originarsi direttamente da X. L’argomento è che questi account con il badge verificato sembrano essere profili più vecchi e abbandonati che sono stati resuscitati e trasformati in account verificati utilizzando l’automazione dell’intelligenza artificiale. Questa teoria suggerisce che X potrebbe gonfiare artificialmente le sue metriche, come gli utenti attivi giornalieri e mensili.

Sebbene sia possibile che alcuni di questi account bot siano vecchi e abbandonati, non è ancora chiaro se siano gestiti direttamente da X o da spammers che hanno preso il controllo dei profili. La “data di adesione” mostrata su questi profili indica che alcuni degli account sono effettivamente più vecchi. Inoltre, il contenuto dei loro post sembra essere generato da una richiesta di intelligenza artificiale.

La verifica a pagamento da sola non sembra essere una soluzione efficace al problema dei bot di X, come Musk aveva inizialmente supposto al momento dell’acquisizione della piattaforma. Nonostante gli sforzi di X, ci sono numerosi bot e “bot farms” che operano indipendentemente da OpenAI. Identificare questi bot non OpenAI rappresenta una sfida ancora maggiore. Solo 202 account hanno pubblicato la risposta automatica di OpenAI nei ultimi 30 giorni, il che indica che potrebbe esserci un’attività di bot non rivelata che X deve ancora affrontare.

È importante sottolineare che in passato X ha riconosciuto un problema di spammer verificati e ha introdotto nuove impostazioni per i messaggi diretti per mitigare lo spam. Tuttavia, queste misure non sono state in grado di filtrare completamente gli spammers. L’azienda afferma di avere circa 550 milioni di utenti mensili, ma non è chiaro se questa cifra includa anche gli account bot.

X non ha risposto alle richieste di commento riguardo al problema continuo dei bot verificati sulla sua piattaforma.

The source of the article is from the blog mgz.com.tw

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