RIKEN, un rinomato istituto di ricerca in Giappone, ha preso una decisione rivoluzionaria di collaborare con Quantinuum per lo sviluppo di una piattaforma ibrida di calcolo quantistico-supercomputer. Questa collaborazione, supportata dalle principali istituzioni accademiche e dall’agenzia di ricerca nazionale del Giappone, mira ad accelerare lo sviluppo di strumenti software e applicazioni che sfruttano l’immensa potenza dei supercomputer classici e della tecnologia quantistica all’avanguardia. Il consorzio, composto da RIKEN, SoftBank, l’Università di Tokyo e l’Università di Osaka, lavorerà insieme per ottenere un’integrazione senza soluzione di continuità tra computer quantistici e classici.
Il computer quantistico a trappola di ioni H1 di Quantinuum è stato selezionato per questo ambizioso progetto grazie alle sue prestazioni superiori nell’era NISQ. Poiché RIKEN mira a dimostrare i vantaggi pratici delle piattaforme ibride e prepararsi per la loro implementazione post-5G, le capacità dell’H1 si allineano perfettamente a questi obiettivi.
Il Centro per la Scienza Computazionale di RIKEN, sede del famoso supercomputer Fugaku, porta un’esperienza inestimabile a questa collaborazione. Con la loro vasta esperienza nello sviluppo di tecnologie di calcolo ad alte prestazioni all’avanguardia, combinate con l’hardware e il software quantistico di Quantinuum, il potenziale per spingere i limiti del calcolo ibrido è immenso.
Mentre i dettagli tecnici del sistema H1 possono essere approfonditi ulteriormente sulla dedica pagina web di Quantinuum, è disponibile anche un video che mostra le impressionanti capacità dell’H1 su Vimeo. Inoltre, Quantinuum ha rilasciato una dichiarazione ufficiale che annuncia la sua selezione da parte di RIKEN, a cui è possibile accedere per ulteriori informazioni.
Questa partnership segna un passo significativo nel campo dell’informatica, poiché RIKEN e Quantinuum uniscono le forze per rivoluzionare il potenziale delle piattaforme ibride di calcolo quantistico-supercomputer. Gli sforzi collaborativi di queste prestigiose istituzioni promettono di plasmare il futuro dell’informatica e spianare la strada per servizi di calcolo avanzati oltre l’era 5G.
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