Bill Ackman sostiene l’utilizzo di AI per contrastare il plagio nell’ambito accademico

Il miliardario investitore Bill Ackman promuove il potere dell’intelligenza artificiale (AI) nel rilevare il plagio nell’ambito accademico. In un recente post, Ackman ha evidenziato che gli strumenti AI possono setacciare efficacemente decenni di articoli accademici, cercando segni di citazioni mancanti, parafrasi improprie e citazioni inadeguate. Questo intervento avviene a seguito delle preoccupazioni sollevate sul fatto che gli stessi strumenti AI possano essere coinvolti nel plagio, come è emerso di recente in una causa legale in cui il New York Times ha accusato OpenAI, produttore di modelli di linguaggio AI, di violazione del copyright. Tuttavia, l’uso dell’AI per il rilevamento del plagio aggiunge un nuovo livello di efficienza al compito.

L’appoggio di Ackman all’utilizzo dell’AI nell’ambito accademico è seguito dal suo impegno a sottoporre il lavoro della presidente del MIT, Sally Kornbluth, e del corpo docente a controlli di plague. L’intento è condividere le scoperte con il dominio pubblico. Recentemente, la moglie di Ackman, Neri Oxman, ex professore dell’MIT, ha affrontato accuse di plagio nella sua tesi di dottorato. Sebbene Ackman abbia nutrito dubbi su tali accuse, utilizza questa situazione per riflettere sul ruolo degli strumenti AI nel futuro.

Proseguendo, Ackman afferma che nessun articolo scritto da un membro del corpo docente sarà pubblicato senza essere sottoposto a una rigorosa revisione AI per il plagio. Tuttavia, pone una domanda cruciale riguardo agli articoli esistenti che probabilmente non supererebbero un test di plagio AI. Ackman suggerisce che esistano diversi tipi di plagio e che la gestione di tali casi sia soggettiva.

Sottolineando le possibili implicazioni del rilevamento del plagio tramite AI, Ackman avverte che le università potrebbero affrontare embarrassi significativi e conseguenze legali. Ciò potrebbe portare al licenziamento dei docenti, al ritiro del sostegno da parte dei finanziatori e a battaglie legali sul concetto stesso di plagio.

L’attenzione di Ackman sull’ambito accademico deriva dalla sua campagna di pressione contro i presidenti universitari che non hanno affrontato l’antisemitismo nei campus. Inizialmente, Ackman ha cercato di affrontare la questione dell’antisemitismo a Harvard, ma non aveva in mente le accuse di plagio. Tuttavia, sono emersi successivamente dubbi sul plagio, contribuendo alle dimissioni del presidente di Harvard.

In conclusione, Bill Ackman crede che l’AI possa svolgere un ruolo trasformativo nel contrastare il plagio nell’ambito accademico. Sebbene ci siano preoccupazioni riguardo alla possibilità che gli strumenti AI stessi si impegnino nel plagio, l’uso dell’AI per rilevare il plagio apporta una nuova efficienza al compito. Le possibili implicazioni del rilevamento del plagio tramite AI sollevano importanti questioni riguardo agli articoli passati e alle conseguenze per le università. L’appoggio di Ackman all’utilizzo dell’AI nell’ambito accademico fa parte della sua più ampia campagna che evidenzia preoccupazioni riguardanti l’antisemitismo e la leadership universitaria.

The source of the article is from the blog crasel.tk

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