OpenAI e Microsoft Affrontano una Causa Legale per la Violazione dei Diritti d’Autore degli Autori nel Training di IA

Nicholas Basbanes e Nicholas Gage, autori di spicco di letteratura non fiction, hanno intentato una causa legale di tipo collettivo contro OpenAI e la sua finanziatrice Microsoft, accusandole di utilizzo non autorizzato delle loro opere letterarie nel processo di addestramento del modello di intelligenza artificiale ChatGPT. Gli autori sostengono che i loro libri siano stati incorporati nel dataset utilizzato per l’addestramento del modello di linguaggio GPT di OpenAI senza il loro consenso, comportando una violazione dei diritti d’autore.

Seguendo azioni legali simili intraprese da altri scrittori, tra cui Sarah Silverman e George R.R. Martin, contro aziende tecnologiche per presunto uso improprio delle loro opere nel training di programmi di intelligenza artificiale, Basbanes e Gage sostengono che sia ingiusto per le aziende trarre vantaggio dalle loro creazioni senza compensarli.

In un’altra vicenda collegata, Google si trova ad affrontare una significativa causa legale presentata dallo studio legale Clarkson. La causa afferma che Google, Alphabet e la sua sussidiaria di intelligenza artificiale DeepMind si sono impegnate in “data scraping” da milioni di utenti senza consenso, violando le leggi sul diritto d’autore nell’addestramento dei loro prodotti di intelligenza artificiale.

Uno dei punti chiave di contesa nella causa contro Google è l’aggiornamento della politica sulla privacy dell’azienda, che menziona esplicitamente l’uso di informazioni accessibili pubblicamente per addestrare modelli di intelligenza artificiale come Bard. Tuttavia, la causa solleva preoccupazioni riguardo allo sfruttamento potenziale dei dati privati e pone in discussione l’entità delle pratiche di Google.

Il team di Clarkson ha recentemente modificato la loro denuncia in risposta alla richiesta di respingimento della causa avanzata da Google. L’impostazione della modifica include querelanti pubblici, tra cui l’autrice di best-seller Jill Leovy, che si battono per i milioni di persone presumibilmente colpite da violazioni dei diritti d’autore. La denuncia modificata introduce anche nuove accuse, affermando che Google ha violato i diritti di proprietà di siti web di terze parti mediante lo “scraping” dei dati degli utenti.

Complessivamente, queste azioni legali mettono in luce il dibattito in corso riguardo all’uso di materiale soggetto a copyright per l’addestramento di modelli di intelligenza artificiale. Con il continuo avanzamento della tecnologia dell’IA, le implicazioni etiche e legali dell’uso di proprietà intellettuale devono essere attentamente esaminate e affrontate.

The source of the article is from the blog dk1250.com

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