Warner Bros. annuncia una partnership per creare il metaverso “Readyverse”

Warner Bros. ha di recente svelato il suo piano di avventurarsi nel mondo del metaverso grazie alla partnership con l’azienda di intelligenza artificiale Futurverse. Il progetto, chiamato “Readyverse”, mira a portare in vita il metaverso descritto nel libro e nel film “Ready Player One”. Tuttavia, l’ambizione del progetto solleva dei dubbi sulla sua fattibilità.

Readyverse Studios, una sussidiaria della WB, svilupperà una piattaforma interattiva che offrirà una serie di esperienze digitali interconnesse all’interno del metaverso. L’azienda intende utilizzare tecnologie come web3, giochi metaverso, realtà aumentata (AR), realtà virtuale (VR) e intelligenza artificiale (AI) per creare una destinazione definitiva per i fan. Questo passo si allinea all’interesse crescente dell’industria nell’esplorare il concetto di metaverso.

Sorgono delle sfide quando si considera la decisione della WB di costruire il Readyverse utilizzando la tecnologia blockchain e web3, un protocollo di Internet decentralizzato. La storia della blockchain nell’industria dei videogiochi ha incontrato un successo misto e vari fallimenti. Rimane incerto se l’integrazione di queste tecnologie emergenti da parte della WB creerà un’esperienza di metaverso significativa e coinvolgente.

Una potenziale difficoltà per la WB è l’esistenza di Fortnite, un gioco estremamente popolare che già incorpora personaggi con licenza, inclusi supereroi della franchigia DC di proprietà della WB. Convincere gli utenti a optare per il “Readyverse” basato su web3 invece di un metaverso consolidato come Fortnite potrebbe rivelarsi una sfida.

La WB possiede una vasta libreria di proprietà intellettuali, tra cui Harry Potter, Godzilla, Blade Runner, Il Signore degli Anelli, Mortal Kombat e Matrix, che potrebbero contribuire al Readyverse. Interessante è notare che l’assenza di queste proprietà in Fortnite potrebbe essere legata alle aspirazioni indipendenti del metaverso della WB.

È importante sottolineare che la storia originale di “Ready Player One” sottolinea i pericoli di un mondo virtuale che consuma tutto, con il protagonista che alla fine decide di chiuderlo. Tuttavia, l’autore Ernie Cline è coinvolto nel portare la sua creazione nel metaverso, presumibilmente spinto dalla prospettiva di guadagni finanziari.

Sebbene il comunicato stampa menzioni brevemente la realtà aumentata, è sorprendente che la realtà virtuale non sia al centro dell’attenzione considerando che OASIS, il metaverso di “Ready Player One”, era basato esclusivamente sulla VR. Tuttavia, le esperienze con piattaforme basate sulla VR come Meta e i suoi Horizon Worlds si sono rivelate impegnative.

La visione della WB per il Readyverse ruota attorno ai principi di un metaverso aperto, tra cui la proprietà digitale, l’infrastruttura di proprietà della comunità, la decentralizzazione, la sicurezza e l’interoperabilità. Il successo di questo ambizioso progetto rimane incerto e la WB si troverà indubbiamente ad affrontare sfide formidabili lungo il percorso.

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The source of the article is from the blog coletivometranca.com.br

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