Google vieta al chatbot AI Gemini di rispondere alle domande sulle elezioni

Google ha annunciato che il suo chatbot AI, Gemini, è stato limitato nella risposta alle domande sulle elezioni globali che si svolgeranno quest’anno. Questa decisione è stata presa per evitare possibili errori nell’implementazione della tecnologia AI. Con i progressi nell’AI generativa che sollevano preoccupazioni su disinformazione e fake news, i governi di tutto il mondo stanno adottando misure per regolare la tecnologia.

Gemini, sviluppato dalla società controllata da Alphabet, Google, è stato programmato per rispondere a domande su vari argomenti. Tuttavia, quando gli viene chiesto di elezioni imminenti come il match presidenziale tra Joe Biden e Donald Trump negli Stati Uniti, Gemini risponde ora: “Sto ancora imparando a rispondere a questa domanda. Nel frattempo, prova a fare una ricerca su Google”.

Google aveva annunciato in precedenza restrizioni negli Stati Uniti, che sono entrate in vigore a dicembre prima delle elezioni. Nel rispetto di un eccesso di cautela e in preparazione per le varie elezioni che si terranno in tutto il mondo nel 2024, l’azienda sta limitando i tipi di query relative alle elezioni per le quali Gemini fornirà risposte. Sono in programma elezioni nazionali in diversi paesi di grandi dimensioni, tra cui Sudafrica e India.

L’India, patria della più grande democrazia del mondo, ha adottato un approccio proattivo richiedendo alle aziende di tecnologia di ottenere l’approvazione del governo prima di rilasciare strumenti AI considerati “non affidabili” o che sono ancora nella fase sperimentale. Inoltre, il governo chiede che questi strumenti siano contrassegnati riconoscendo il potenziale di risposte scorrette.

I prodotti AI di Google sono stati messi sotto accusa dopo che Gemini ha generato in modo inaccurato rappresentazioni storiche di persone, portando alla sospensione della funzione di generazione di immagini del chatbot. Il CEO di Google, Sundar Pichai, ha riconosciuto i problemi e ha descritto le risposte del chatbot come “di parte” e “completamente inaccettabili”. L’azienda sta lavorando attivamente per affrontare e correggere queste carenze.

In risposta alla crescente preoccupazione per la disinformazione e l’abuso dell’AI generativa, Meta Platforms, la casa madre di Facebook, ha annunciato la creazione di un team dedicato per affrontare questi problemi in vista delle elezioni del Parlamento europeo a giugno.

The source of the article is from the blog yanoticias.es

Privacy policy
Contact