Banche globali investono $564 miliardi in miglioramenti digitali nel 2023.

Progressi significativi nella trasformazione digitale del settore bancario
In un’ampia indagine condotta su oltre 1300 aziende, è emerso che il settore bancario non sta semplicemente facendo timidi passi verso i progressi tecnologici, ma si sta gettando a capofitto nella trasformazione digitale. Il 2023 ha segnato un investimento significativo che ha raggiunto circa $564 miliardi a livello globale, evidenziando la volontà delle banche di perseguire l’innovazione.

Un’enorme percentuale del 90% delle principali aziende globali ha avviato progetti completi per digitalizzare e rinnovare le proprie operazioni; tuttavia, i risultati non hanno sempre soddisfatto le aspettative. Solo una minoranza di queste iniziative ha conseguito con successo l’incremento previsto del fatturato (31%) e la riduzione dei costi (21%).

Sfide e successi dei progetti digitali
Le evidenze suggeriscono che le banche potrebbero aver sovrastimato l’impatto commerciale che la trasformazione digitale avrebbe potuto portare. Inoltre, è probabile che abbiano mancato della capacità o dell’esperienza necessaria, mancando di un approccio mirato per realizzare tale sviluppo commerciale. Ciò solleva interrogativi sul rendimento degli investimenti nelle iniziative digitali e sulla loro capacità di fornire un vantaggio competitivo.

Le banche che si sono distinte in queste trasformazioni hanno registrato ritorni agli azionisti notevolmente migliori. Inoltre, si sta ampliando sempre di più il divario tra i leader del settore e i laggards in termini di competenza digitale.

Le tendenze bancarie e la strada da percorrere
Il ritmo con cui le banche possono adattarsi ai cambiamenti di mercato funge da barometro per le loro capacità digitali e analitiche. Ad esempio, le banche digitali di classe mondiale sono in grado di rilasciare tra 500 e 1000 release al mese, mentre le banche universali medie possono gestire solo tra 25 e 50.

Mentre le banche si evolvono, emergono quattro obiettivi primari dal rumore: la predominanza delle operazioni guidate da mobile, le interfacce client personalizzate supportate dall’intelligenza artificiale, la transizione da organizzazioni centrate sul prodotto a organizzazioni focalizzate sull’ecosistema, e l’adozione di un’architettura bancaria agile, basata sul cloud e orientata ai microservizi.

Invece di chiedersi cosa debba essere fatto, le banche devono concentrarsi su come affrontare al meglio la trasformazione IT. Alcune istituzioni stanno creando strutture del tutto nuove sotto nuovi brand, mentre altre, come la OTP, stanno rinnovando e modernizzando le strutture esistenti. Sono già in corso spostamenti graduali verso fondamenti tecnologici all’avanguardia.

Secondo i principali esperti del settore, l’uso dell’IA sta cambiando drasticamente le nostre vite, il lavoro e le competenze necessarie. Sebbene l’IA sia attualmente acclamata, è fondamentale notare che i suoi strumenti sono mezzi per un fine e non il fine stesso. Il vero merito risiede nell’efficacia con cui questi strumenti vengono utilizzati per estrarre insight veramente favorevoli per il business dai dati esistenti.

Fatti rilevanti:
– Nel 2023 le principali banche globali stanno investendo pesantemente in tecnologia e progressi digitali, con un investimento globale che ha raggiunto circa $564 miliardi. Si tratta di una tendenza che segue la domanda di servizi più amici dei dispositivi digitali da parte dei clienti.
– Questa trasformazione digitale nel settore bancario è in gran parte guidata dalle tecnologie emergenti come l’intelligenza artificiale, il cloud computing e le tecnologie mobili.
– La trasformazione mira a offrire esperienze clienti migliorate, migliorare la gestione del rischio, aumentare l’efficienza operativa e creare nuove fonti di ricavo.

Domande chiave e risposte:

Q: Perché le banche globali stanno investendo pesantemente nei progressi digitali?
A: Le banche globali stanno investendo nei progressi digitali per rimanere competitive, migliorare l’efficienza, attirare e trattenere i clienti con servizi digitali avanzati e rispondere alle nuove opportunità tecnologiche e alle minacce provenienti dalle startup fintech e dai giganti tecnologici.

Q: Quali sono alcune sfide associate alla trasformazione digitale nel settore bancario?
A: Le sfide includono garantire la sicurezza informatica, gestire la conformità normativa, integrare i sistemi legacy con le nuove tecnologie, affrontare i divari di competenze all’interno delle organizzazioni e raggiungere il rendimento desiderato sugli investimenti.

Vantaggi:
– Miglioramento delle esperienze clienti e della convenienza attraverso servizi personalizzati e accessibilità 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
– Maggiore efficienza operativa grazie all’automazione e ai processi ottimizzati.
– Capacità di sfruttare l’analisi dei dati e l’IA per una migliore presa di decisioni e gestione del rischio.
– Agilità potenziata e capacità di rispondere rapidamente ai cambiamenti di mercato.

Svantaggi:
– Elevati costi iniziali dei progetti di trasformazione digitale e investimenti continui per la manutenzione e gli aggiornamenti.
– Rischio di minacce per la sicurezza informatica e violazioni dei dati in un ambiente sempre più digitale.
– Possibile dislocazione lavorativa o necessità di acquisire nuove competenze in quanto l’automazione e l’IA prendono il sopravvento su determinati ruoli bancari.
– Difficoltà nell’integrare nuove tecnologie con i sistemi legacy.

Link correlati:
Per saperne di più sugli ultimi sviluppi e tendenze del settore bancario globale, potresti visitare siti web di notizie finanziarie autorevoli come Financial Times o Bloomberg.

È importante notare che questi progressi nel settore bancario devono essere conformi ai requisiti normativi e alle misure di sicurezza informatica per proteggere sia le banche che i loro clienti. Poiché il settore continua a progredire, tenere il passo con la tecnologia affrontando sia le opportunità che le sfide sarà fondamentale per il successo sostenuto e la resilienza delle istituzioni bancarie.

The source of the article is from the blog revistatenerife.com

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