Un Nuovo Indirizzo: L’Impatto della Tecnologia AI nell’Industria dell’Intrattenimento

Un accordo rivoluzionario è stato raggiunto in una causa riguardante l’uso di intelligenza artificiale (AI) generativa per emulare la voce e lo stile del defunto comico George Carlin. Il caso è stato intentato dalla proprietà di Carlin contro gli ospiti del podcast Dudesy, Will Sasso e Chad Kultgen, che hanno utilizzato l’AI per creare uno speciale di un’ora intitolato “George Carlin: Sono Contento di Essere Morto.” Lo speciale presentava un Carlin generato dall’AI che forniva commenti su vari argomenti utilizzando lo stile e la cadenza distintivi del comico.

L’accordo, annunciato martedì, segna la prima risoluzione in una battaglia legale che coinvolge l’appropriazione indebita della voce o dell’immagine di una celebrità attraverso l’uso di strumenti AI. L’accordo include una sentenza che vieta qualsiasi ulteriore utilizzo del video, già rimosso a causa della violazione dei diritti di Carlin. I termini specifici dell’accordo non sono stati resi noti ed è incerto se vi siano danni monetari coinvolti nella risoluzione.

Josh Schiller, un avvocato che rappresenta la proprietà di Carlin, ha sottolineato l’importanza dell’accordo, affermando che invia un messaggio chiaro sull’uso responsabile della tecnologia AI. Ha inoltre aggiunto che l’accordo potrebbe servire da modello per risolvere dispute simili in futuro, in cui la tecnologia AI viola i diritti di artisti o personaggi pubblici.

Il podcast Dudesy si descrive come un esperimento mediatico innovativo, utilizzando un programma AI chiamato “Dudesy AI” per generare episodi nello stile di Sasso e Kultgen. Il programma ha accesso ai record personali degli ospiti, inclusi messaggi di testo, account dei social media e cronologia di navigazione, consentendogli di emulare le loro voci e stili di scrittura unici. I podcaster hanno contattato la proprietà di Carlin con l’offerta di rimuovere il video e astenersi dal pubblicarlo su qualsiasi altra piattaforma.

La causa intentata dalla proprietà di Carlin accusava violazione del copyright e violazioni delle leggi sul diritto all’immagine. Sosteneva che lo speciale usasse illegalmente opere protette da copyright di Carlin e appropria indebitamente il suo nome e la sua immagine promuovendo l’installazione di Carlin generata dall’AI come una “resurrezione” del comico deceduto.

L’accordo giunge in un momento in cui le preoccupazioni sull’uso non autorizzato di strumenti AI per sfruttare i brand personali delle celebrità stanno aumentando a Hollywood. Mentre le leggi federali sul contenuto generato da AI sono limitate, alcuni stati hanno introdotto legislazioni per proteggere gli individui da un tale utilizzo non autorizzato. Recentemente, il Tennessee ha approvato il “Ensuring Likeness Voice and Image Security Act”, che mira specificamente all’uso non autorizzato di AI per imitare le voci dei musicisti.

In risposta alle crescenti sfide legate agli strumenti di mimesi vocale AI non autorizzati, OpenAI sta sviluppando una tecnologia in grado di ricreare la voce di una persona da un semplice registrazione di 15 secondi. L’organizzazione, guidata da Sam Altman, ha deciso di non rilasciare pubblicamente lo strumento a causa delle preoccupazioni su un suo possibile abuso, come la diffusione di disinformazione o la facilitazione di frodi attraverso l’impersonificazione.

L’accordo raggiunto nel caso di George Carlin sottolinea la necessità di una rapida azione legale e di una maggiore responsabilità per le aziende di software AI il cui tecnologia viene utilizzata come arma. Sottolinea inoltre l’urgente necessità di una legislazione completa e di revisioni alle leggi esistenti per regolamentare e proteggere dall’uso non autorizzato di contenuti generati da AI.

The source of the article is from the blog combopop.com.br

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