Google è attualmente coinvolta in una storica causa per violazione di brevetto che riguarda la sua tecnologia di intelligenza artificiale (AI). La denuncia, presentata da Singular Computing, afferma che Google ha rubato importanti innovazioni nei processori dallo scienziato informatico Joseph Bates per alimentare le funzionalità AI dei suoi prodotti popolari come Search, Gmail e Translate. In gioco ci sono cifre importanti, con un potenziale di 7 miliardi di dollari, più del doppio del più grande risarcimento per violazione di brevetto mai emesso negli Stati Uniti.
Singular sostiene che le Unità di Elaborazione Tensoriale (TPU) di Google, che migliorano notevolmente le performance dell’AI, violino due brevetti legati all’architettura rivoluzionaria di Bates. Queste TPU sono state fondamentali nell’alimentare le ultime tre generazioni di smartphone Pixel di Google sin dalla loro introduzione nel 2021.
Google ha respinto energicamente queste accuse, mettendo in dubbio la validità dei brevetti e affermando che i loro processori sono stati sviluppati in modo indipendente. Il portavoce di Google, Jose Castaneda, ha dichiarato: “Non vediamo l’ora di chiarire la situazione.”
Il processo, previsto per durare diverse settimane, si concentrerà principalmente sulla questione se le TPU di Google violino la tecnologia brevettata di Bates, in particolare le versioni 2 e 3 rilasciate nel 2017 e 2018, che secondo Singular incorporano l’architettura migliorata di Bates, consentendo una potenza di elaborazione superiore e trasformando l’addestramento e l’inferenza dell’AI.
D’altra parte, Google sostiene che i loro processori funzionano in modo distinto e che i brevetti in questione sono invalidi. I documenti presentati in tribunale indicano che gli ingegneri di Google hanno respinto le idee di Bates poiché non si allineavano agli obiettivi di sviluppo della loro AI.
L’esito di questa causa di grande rilevanza avrà conseguenze di vasta portata per il futuro dello sviluppo dell’AI e la tutela dei brevetti. L’industria tecnologica monitorerà da vicino il processo, poiché potrebbe stabilire un precedente per future controversie brevettuali legate a tecnologie all’avanguardia.
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