Forum di alto livello mette in evidenza il ruolo dell’IA nella trasformazione dell’istruzione e delle industrie culturali in Africa

L’Intelligenza Artificiale (AI) come Catalizzatore per lo Sviluppo in Africa è stato il tema del recente e prestigioso forum tenuto presso l’Università Politecnica Mohammed VI a Rabat. Figure di spicco si sono riunite per esplorare l’impatto dell’AI su vari settori del continente, inclusi l’istruzione e le industrie culturali.

Rivoluzionare il Sistema Educativo Marocchino con l’AI
Habib El Malki, capo del Consiglio Supremo per l’Istruzione, la Formazione e la Ricerca Scientifica del Marocco, ha evidenziato in un discorso inaugurale i potenziali benefici dell’AI nella riforma educativa attualmente in corso in Marocco. Ha suggerito che l’AI potrebbe migliorare significativamente l’esperienza di apprendimento personalizzandosi e adattandosi al ritmo e al metodo di apprendimento di ciascuno studente. Inoltre, ha discusso dell’importanza di sfruttare le capacità di analisi dei dati dell’AI per migliorare sia la valutazione degli studenti che lo sviluppo professionale degli insegnanti.

El Malki ha sottolineato l’impegno del consiglio per un’integrazione etica delle tecnologie dell’AI nel sistema educativo. Ha affermato che l’obiettivo non è sostituire gli insegnanti con robot, ma che c’è un grande potenziale per l’AI nell’accrescere le capacità degli insegnanti, favorendo così ambienti di apprendimento più creativi, coinvolgenti e centrati sull’individuo.

Preservare la Cultura nell’Era dell’AI
Mohamed Mehdi Bensaid, Ministro della Gioventù, della Cultura e della Comunicazione, ha affrontato le implicazioni culturali dell’AI durante il primo giorno del forum. Ha presentato con eleganza le sfide e le opportunità per proteggere il patrimonio culturale e le arti nell’era delle tecnologie avanzate dell’AI come ChatGPT e OpenAI. Ha sottolineato la particolare situazione dell’Africa, con un patrimonio culturale ricco ma globalmente sottovalutato, che si trova di fronte ai rapidi progressi dell’AI che potrebbero appropriarsi e decontestualizzare produzioni musicali e artistiche locali.

Bensaid ha chiesto un uso responsabile dell’AI per recuperare e preservare in modo responsabile il patrimonio storico, evitare di ripetere errori passati e consentire ai luoghi culturali di “parlare” infondendo loro storie che li rendano vivi. Ha proposto la visione dell’AI che aiuta l’Africa, e in particolare il Marocco, sfruttando il notevole dividendo demografico del continente per collegare l’AI alle fiorenti industrie culturali e creative.

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