ISIS favorisce la portata globale attraverso video di propaganda prodotti da intelligenza artificiale.

La diffusione dell’intelligenza artificiale (IA) nella produzione di materiali di propaganda convincenti ha segnato una tappa significativa nelle strategie in evoluzione dell’ISIS. Recentemente, il mondo ha assistito alle conseguenze di un atroce incidente in cui una sala da concerto di Mosca è stata attaccata il 22 marzo, causando almeno 145 vittime e oltre 500 feriti. Poco dopo, il ramo Khorasan dell’ISIS ha rivendicato il merito, diffondendo un video di notizie appena quattro giorni dopo l’incidente.

Il “SITE Intelligence Group”, una società di consulenza statunitense nota per il monitoraggio delle attività online delle fazioni radicali, ha condiviso approfondimenti con il “The Washington Post”, rivelando l’impiego di video di notizie live generati dall’IA per la trasmissione dell’evento. Gli specialisti hanno riportato che l’ISIS ha creato una piattaforma video, News Harvest, appositamente per veicolare la propaganda alimentata dall’IA.

In un dettagliato video di 92 secondi, gli spettatori vedono una figura con elmetto affermare che l’attacco di Mosca non è una missione terroristica isolata ma parte di una guerra intensa in corso contro le nazioni che combattono l’ISIS e l’Islam. Questo avatar legge script redatti dalle ali mediatiche dell’ISIS El Naba e Amak, mostrando l’uso sofisticato dell’IA per creare presentatori di notizie virtuali.

Rita Katz, membro fondatore del SITE Intelligence Group, ha notato che da marzo in poi, queste rubriche di notizie generate dall’IA vengono condivise settimanalmente. Ha sottolineato il potenziale rivoluzionario per l’ISIS, poiché l’IA consente loro di amplificare i loro messaggi raccapriccianti a livello globale.

Il “Washington Post” ha scoperto che sei video sono stati diffusi tramite News Harvest dall’avanzamento, ognuno dei quali discute operazioni connesse a gruppi affiliati all’ISIS in diverse nazioni, tra cui Niger, Camerun, Nigeria, Iraq e Siria. I programmi di IA specifici utilizzati dall’ISIS rimangono non identificati.

Steven Stalinsky del “Middle East Media Research Institute” con sede a Washington, D.C., ha commentato che queste rubriche non sono prodotte dall’ala mediatica ufficiale dell’ISIS El Hayat ma ha ipotizzato sulla possibilità che l’ISIS sviluppi in futuro un’unità di IA specializzata. I video sembravano essere caricati da un ente chiamato Hisad, sebbene non siano forniti ulteriori dettagli su questo utente.

Stalinsky, inoltre, ha evidenziato l’uso di piattaforme di messaggistica come Rocket.Chat, Twitter e Telegram da parte dei sostenitori dell’ISIS per propagandare le loro cause, criticando aspramente la mancata effettiva rimozione di questi contenuti da parte delle aziende dalle loro piattaforme.

L’intelligenza artificiale (IA) potenzia le capacità di guerra asimmetrica dell’ISIS potenzialmente riducendo i costi e i rischi associati alla produzione e diffusione di propaganda. Il rilascio di video prodotti dall’IA consente l’anonimato e la sicurezza per i creatori, che non devono più rischiare l’identificazione attraverso trasmissioni in diretta o reportistica di prima linea. I sofisticati lettori di notizie generati dall’IA possono imitare in modo convincente i reporter umani, fornendo all’ISIS il mezzo per diffondere i loro messaggi ampiamente senza doversi affidare ai partecipanti umani che potrebbero essere catturati o uccisi.

È importante chiedersi:

– Come l’uso dell’IA nella propaganda influisce sull’impegno globale nel contrastare l’estremismo violento?
L’IA nella propaganda jihadista complica le strategie antiterrorismo perché rende la rilevazione e la mitigazione più difficili. Richiede strumenti avanzati di monitoraggio e apre la discussione sull’uso etico dell’IA.

– Quali sono le sfide nel prevenire la diffusione di contenuti estremisti generati dall’IA?
Una delle principali sfide consiste nel distinguere i contenuti generati dall’IA da quelli autentici e nello sviluppo di misure contro l’IA. Le piattaforme di social media hanno anche difficoltà con il volume massiccio di diffusione dei contenuti e nell’identificare cosa costituisce materiale estremista.

– Cosa si può fare per impedire a organizzazioni come l’ISIS di accedere e utilizzare la tecnologia AI?
Si tratta di una questione complessa poiché la tecnologia AI diventa sempre più accessibile. C’è un dibattito sulla regolamentazione della tecnologia AI e sulla fornitura di educazione e risorse per migliorare globalmente l’alfabetizzazione digitale al fine di contrastare la disinformazione.

La controversia si concentra sul bilanciamento della libertà di parola con la necessità di prevenire la diffusione di propaganda dannosa. C’è anche una contestazione sulla responsabilità delle piattaforme tecnologiche nel affrontare l’uso e la diffusione di tali contenuti sofisticati.

Vantaggi:
– I video generati dall’IA possono raggiungere un pubblico globale, superando le limitazioni geografiche.
– La propaganda propagata attraverso l’IA può eludere alcuni metodi di sorveglianza mirati a identificare e limitare i contenuti estremisti generati dall’uomo.

Svantaggi:
– L’IA facilita la diffusione della propaganda automatizzando potenzialmente il processo, rendendo più difficile per le autorità tenere il passo con il tasso di creazione dei contenuti.
– Questi metodi sofisticati offuscano i confini tra verità e falsità, mettendo alla prova la capacità del pubblico di identificare fonti di notizie autentiche.

Per quanto riguarda i link rilevanti, questi principali domini potrebbero offrire ulteriori informazioni:
Il Washington Post
Il “SITE Intelligence Group”
Il “Middle East Media Research Institute”

Si noti che a causa di aggiornamenti e modifiche dei siti web, non vengono forniti collegamenti diretti. Tuttavia, i domini elencati sono i principali portali per queste rispettive organizzazioni, che possono fornire prospettive aggiuntive sull’argomento dell’IA e sul suo uso improprio da parte di organizzazioni terroristiche.

The source of the article is from the blog klikeri.rs

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