Polizia di Tokyo Arresta Uomo per la Creazione di Malware Utilizzando l’Intelligenza Artificiale

Il Dipartimento della Polizia Metropolitana di Tokyo ha detenuto un uomo disoccupato di 25 anni, Ryu Hikaru, residente nella città di Kawasaki, con l’accusa di utilizzare malevolentemente intelligenza artificiale generativa (AI) per creare virus informatici mirati a richieste di riscatto in criptovalute e crittografare file. Prima di questo incidente, Hikaru era stato incriminato per frode. Si sospetta che abbia sfruttato le risposte da diversi strumenti AI generativi per creare il virus.

Essere arrestato per l’utilizzo di AI generativa per produrre un virus è potenzialmente un caso senza precedenti in Giappone. Hikaru, che in precedenza lavorava in una fabbrica senza alcuna formazione IT o relativa istruzione, ha dimostrato un vivo interesse nella facilità di guadagnare denaro tramite ransomware, a cui ora ha confessato. Credeva che l’intelligenza artificiale potesse gestire qualsiasi compito se poste le giuste domande.

L’azienda statunitense OpenAI ha fatto sforzi per rafforzare i suoi sistemi, come ChatGPT, per impedire risposte a interrogazioni che potrebbero essere utilizzate maliziosamente a fini criminali. Tuttavia, Hikaru ha aggirato questi sistemi cercando metodi online e utilizzando diverse applicazioni di chat AI generative anonime e gratuite, nascondendo attentamente le sue intenzioni mentre interrogava per creare il virus.

Domande e Risposte Chiave:

Q: Quali strumenti AI specifici ha utilizzato Ryu Hikaru per creare il malware?
A: L’articolo non dettaglia gli strumenti AI specifici utilizzati da Hikaru, menzionando solo che ha sfruttato le risposte da diversi strumenti AI generativi.

Q: Come è riuscito Ryu Hikaru a evitare le safeguard implementate dagli sviluppatori di AI?
A: Hikaru ha cercato metodi online per aggirare le saf

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