Google e l’Impatto dell’Intelligenza Artificiale sui Risultati di Ricerca

Google sta continuando la sua esplorazione dell’intelligenza artificiale (IA) con l’introduzione di una nuova funzionalità che presenta riassunti generati dall’IA nella parte superiore dei risultati di ricerca. Secondo Search Engine Land, questa funzionalità era inizialmente disponibile solo per gli utenti che avevano scelto di partecipare all’Esperienza Generativa di Ricerca (SGE) nella piattaforma Ricerca di Google Labs. Tuttavia, Google ha ampliato la sua portata e ora include un sottoinsieme di query e una piccola percentuale di traffico di ricerca negli Stati Uniti.

La SGE è stata presentata per la prima volta alla conferenza per sviluppatori I/O di Google lo scorso anno a maggio. È stata introdotta insieme al rilascio del modello di linguaggio IA di Google, ChatGPT (ora noto come Gemini). Inizialmente, la funzionalità era limitata agli utenti di lingua inglese che avevano attivamente scelto di abilitarla. Nel tempo, Google ha esteso la disponibilità a 120 Paesi, inclusi gli utenti non di lingua inglese. Nonostante questa espansione, gli utenti dovevano ancora optare per sperimentare i riassunti generati dall’IA.

Ora, Google ha fatto un passo ulteriore visualizzando questi riassunti generati dall’IA agli utenti che non hanno attivato esplicitamente la funzionalità. Questo cambiamento avviene principalmente quando gli utenti eseguono query complesse o quando Google ritiene che l’accesso a informazioni da più siti web sarebbe prezioso. Un esempio fornito da Google è la ricerca di indicazioni su come rimuovere segni dalle pareti dipinte.

Google ha chiarito che presenterà solo riassunti generati dall’IA se è sicuro che forniscono informazioni migliori rispetto a quelle disponibili nei risultati di ricerca regolari. Questo approccio consente all’azienda di raccogliere feedback dagli utenti che inizialmente non hanno scelto di interagire con la funzionalità dell’IA. In questo modo, Google mira a capire come l’IA generativa possa soddisfare individui che potrebbero non essere tecnologicamente inclini o avere un interesse attivo nelle tecnologie generative dell’IA.

Domande Frequenti (FAQ):

Q: Cosa è l’Esperienza Generativa di Ricerca (SGE)?
A: L’Esperienza Generativa di Ricerca è una funzionalità introdotta da Google che utilizza la tecnologia dell’IA per generare riassunti nella parte superiore dei risultati di ricerca.

Q: Come ha esteso Google la disponibilità dei riassunti generati dall’IA?
A: Inizialmente, i riassunti generati dall’IA erano accessibili solo agli utenti che avevano optato per la SGE. Tuttavia, Google ora include un sottoinsieme di query e una piccola percentuale di traffico di ricerca negli Stati Uniti, consentendo agli utenti che non hanno attivato la funzionalità di sperimentarla.

Q: Qual era lo scopo dei test iniziali di Google?
A: Google ha condotto questi test per raccogliere feedback dagli utenti che non avevano optato per la funzionalità dell’IA. Questi feedback aiutano Google a comprendere come l’IA generativa possa essere utile a individui che potrebbero non essere esperti in tecnologia o avere un interesse specifico nelle tecnologie dell’IA.

Q: Come determina Google quando visualizzare i riassunti generati dall’IA?
A: Google visualizza i riassunti generati dall’IA quando gli utenti eseguono query complesse o quando ritiene che l’accesso a informazioni da più siti web sarebbe utile.

La presentazione dei riassunti generati dall’IA nei risultati di ricerca di Google dimostra l’evoluzione continua dell’azienda nell’esplorazione dell’intelligenza artificiale. Questa funzionalità era inizialmente limitata agli utenti che avevano aderito all’Esperienza Generativa di Ricerca (SGE) sulla piattaforma Ricerca di Google Labs. Tuttavia, Google ha ora ampliato la portata per includere un sottoinsieme di query e una piccola percentuale di traffico di ricerca negli Stati Uniti, consentendo a più utenti di sperimentare questi riassunti.

Google ha presentato per la prima volta la SGE e il suo modello di linguaggio IA, ChatGPT (rinominato Gemini), alla conferenza per sviluppatori I/O di maggio dell’anno scorso. Inizialmente, la funzionalità era disponibile solo agli utenti di lingua inglese che l’avevano attivata attivamente. Google ha successivamente esteso la disponibilità a 120 Paesi, inclusi gli utenti non di lingua inglese. Nonostante questa espansione, gli utenti dovevano ancora optare per accedere ai riassunti generati dall’IA.

Il recente cambiamento attuato da Google ora visualizza i riassunti generati dall’IA agli utenti che non hanno attivato esplicitamente la funzionalità. Ciò avviene quando gli utenti eseguono query complesse o quando Google ritiene che raccogliere informazioni da più siti web sarebbe utile. Ad esempio, se un utente cerca indicazioni su come rimuovere segni dalle pareti dipinte, Google potrebbe presentare un riassunto generato dall’IA.

È importante sottolineare che Google presenterà solo riassunti generati dall’IA se è sicuro che forniscono informazioni migliori rispetto a quelle disponibili nei risultati di ricerca regolari. Questo approccio consente all’azienda di raccogliere feedback dagli utenti che inizialmente non hanno scelto di interagire con la funzionalità dell’IA. Google mira a capire come l’IA generativa possa soddisfare individui che potrebbero non essere tecnologicamente inclini o avere un interesse specifico in tali tecnologie.

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